Le successioni e le differenze¶
Funzioni a dominio discreto e successioni¶
Una funzione a dominio discreto è una funzione il cui dominio è un insieme di valori distinti, che la variabile x assume senza variare con continuità fra l’uno e l’altro. In generale i valori di tale funzione (e quindi il codominio) saranno numeri reali. Il suo grafico nel piano cartesiano è dato da punti distinti dove .
Le successioni sono particolari funzioni a dominio discreto, nel senso che il loro dominio è dato dagli indici, che formano un intervallo anche infinito di numeri interi. I punti dei loro grafici avranno quindi coordinate e saranno distribuiti con regolarità, perché la distanza orizzontale fra l’uno e l’altro è unitaria: corrisponde alla differenza fra due indici consecutivi.
Una successione (e in generale una funzione a dominio discreto) si indica in modo diverso dall’insieme dei suoi valori. Per distinguere i due significati, consideriamo le due successioni e : sono generate da regole diverse ma hanno lo stesso insieme di valori .
Le due regole sono: e
Differenze e tasso di variazione¶
Nella tabella consideriamo una successione , i cui 10 termini crescono da 2 fino a 9 e poi calano a 6. Si possono valutare le differenze fra un termine e il successivo con facili sottrazioni. Le differenze sono espresse nella terza riga della prossima tabella , dove si vede che per ogni k , cioè la differenza relativa al termine k-esimo si calcola partendo dal termine successivo.
In questo modo si noti che se la successione non ha infiniti termini, il numero delle differenze è uno di meno rispetto al numero dei termini.
L’andamento dei termini può essere visualizzato da un semplice grafico:
Le le osservazioni importanti sul grafico sono due:
- La linea spezzata che unisce i punti è disegnata per pura comodità di lettura, ma non dovrebbe esserci, perché la successione non ha valori da rappresentare fra i punti disegnati
- Le colonne hanno pari larghezza (la base delle colonne misura 1) e per questo le differenze corrispondono al tasso di variazione fra un punto e l’altro.
Come vedremo in seguito, nel caso generale di una funzione a dominio discreto il tasso di variazione non si calcola con la semplice differenza , mentre questo calcolo è sufficiente per le successioni. Lo si può vedere dal grafico: infatti qui le colonne hanno uguale base e quindi solo la loro differente altezza influisce sulla pendenza del segmento che unisce due punti consecutivi, nel senso che un maggiore produce inevitabilmente una pendenza maggiore. La pendenza è l’equivalente grafico del tasso di variazione.
I fattoriali decrescenti¶
Alcune utili regole sui rapporti incrementali discendono dall’utilizzo di un particolare tipo di prodotto fattoriale.
Sappiamo già che il fattoriale di n è , cioè il prodotto di un numero per tutti i suoi precedenti. Si può limitare il prodotto a p fattori. Allora la nuova funzione si chiama fattoriale decrescente di ordine p del numero k: . Ecco alcuni esempi
, ma: .
, ma
Quindi, in generale: . Per avere almeno due fattori, si intende generalmente p>1, ma è possibile ricavare il risultato anche in situazioni meno ovvie.
Prima di tutto è ovvio che p non è un esponente. È chiaro anche che se p=k, allora e se invece p>k allora risultato è nullo.
Ricaviamo una formula. Poniamo k=10 e p=3. . Da questo esempio e da altri calcoli analoghi che puoi sviluppare per esercizio, si intuisce che vale una regola importante: .
Se applichiamo la regola a ricaviamo . In modo facile si può verificare anche
Quanto a k, se k è un intero negativo, la regola non cambia. Esempio:
Un esempio per k razionale:
Calcoli di differenze¶
Differenze per la successione quadratica¶
Della successione: , con (oppure, che è lo stesso, della successione ) calcoliamo la decima differenza . Ci sono due modi, quello che risolve il caso particolare e quello che scrive prima la formula generale e poi la applica.
- , oppure
- che nel caso specifico vale .
Il secondo modo è più significativo, perché indica una regola generale: la differenza fra due quadrati consecutivi è il successivo del doppio del primo ed è sempre dispari.
Differenze per la successione dei reciproci¶
Calcoliamo la formula generale di e verifichiamo il risultato per k=8.
che se k=8 risulta
Per via diretta si verifica il risultato facilmente. Le differenze della successione dei reciproci saranno tutte negative, dato che
Differenze di fattoriali decrescenti¶
Riassumiamo i calcoli e gli esempi per capire come si comportano le differenze nelle successioni dei fattoriali decrescenti:
p | ||
---|---|---|
0 | ||
1 | ||
2 | ||
3 | ||
... | ... | ... |
p |
L’ultima formula della tabella ci dà quindi la regola:
Differenze nelle progressioni geometriche¶
Fissiamo come primo esempio la progressione di ragione 2: .
Il termine generale della progressione esprime quindi anche le sue differenze. Vediamo ora altre successioni con termini esponenziali e le loro differenze.
Riassumendo¶
- Le successioni e le funzioni a dominio discreto sono funzioni a valori distinti e il loro grafico è una successione di punti nel piano cartesiano.
- I segmenti che li uniscono hanno una pendenza che corrisponde al tasso di variazione, un numero che si calcola attraverso una nuova funzione: il cosiddetto rapporto incrementale .
- Diamo una sintesi dei casi notevoli di
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Esercizi¶
- Calcola le differenze della successione .
- Calcola nei due modi la differenza della successione con .
- Calcola la quinta differenza della successione dei numeri pari. È un risultato particolare o generale?
- Calcola la formula generale di
- Trova i risultati per due fattoriali decrescenti a tuo piacere: se k è un intero negativo e se k è un razionale qualsiasi.
- Giustifica la regola dei fattoriali decrescenti esplicitando la formula.
- Mediante la stessa regola calcola
- Estendi a indici negativi i fattoriali decrescenti. Calcolando giustifica la formula generale (p si intende positivo).
- Aggiungi alcune righe alla tabella dei fattoriali decrescenti e calcola le differenze e in modo da giustificare la formula generale.
- Fissa successivamente k= -4, -3, -2, -1, 0, 1, 2, ... e calcola i valori .